Il Calendario dell'Avvento ha una storia piuttosto recente. Fù inventato nel 1908 da Gerhard Lang, un editore tedesco.
In Germania esisteva già l'usanza di aspettare il Natale, facendo 24 pacchettini da scartare uno al giorno, una sorta di conto alla rovescia per poi festeggiare la Nascita di Gesù.
Ovviamente, il signor Lang, negli anni successivi perfezionò il suo lavoro, curando l'immagine del calendario, aggiunse le porticine che nascondevano un dolcetto o un cioccolatino per poi arrivare ad inserire delle figurine di carta da ritagliare e assemblare, angioletti e pastori, così da ritrovarsi il 24 con un vero Presepe.
Erano perlopiù, regali per i più piccini. Si donava il calendario per far vivere più intensamente l'Avvento, e anche un motivo per insegnare la calma, l'aspettare e la pazienza.
Oggi il Calendario dell'Avvento, è diventato molto di moda. Non é solo per i più piccoli, se lo regalano anche gli adulti. Sono più curati, alle volte anche molto preziosi perché le caselline o meglio le scatole contengono articoli per la casa, cosmetici o gioielli.
C'é addirittura chi se lo costruisce sull'Albero di Natale.
Ci sono posti che allestiscono interi palazzi con porte e finestre colorate, addobbate e numerate.
Comunque sia, il calendario dell'Avvento, in questo mondo frenetico e velocissimo dovrebbe farci riflettere.
Se una volta era fatto per insegnare ai bambini la pazienza e l'attesa, oggi dovremmo usarlo noi adulti per reimparare a vivere.
Rallentare, respirare, sentire il presente; perché è vero il tempo vola, vola anche più veloce quando non siamo consapevoli.
E' un conto alla rovescia che se vogliamo possiamo usarlo per imparare a stare nel momento, per sentire e vivere ogni istante; e può diventare uno strumento prezioso e allo stesso tempo divertente, per capire chi siamo e dove vogliamo andare.
Buon Natale